Letture del presente
Saggi e articoli contemporanei per approfondire l’analisi sulle questioni teoriche attinenti all’ecologia politica.
Viviamo una crisi multiforme. Gli scienziati ci sollecitano ad agire sui cambiamenti climatici, a influenzare le politiche governative e i comportamenti quotidiani. La crisi ecologica si intreccia a una vasta gamma di problemi sociali, dall’intensificarsi della violenza all’austerità e alle tensioni internazionali. Lo smantellamento del pensiero critico, l’affermarsi di ordini del discorso semplificanti e la cancellazione delle memorie collettive sono ingredienti cruciali per la creazione di soggetti docili e manipolabili.
Bisogna saper stare sul posto, bisogna saper pensare in un ambiente, essere ecologici, bisogna essere capaci di corrispondere all’ambiente che si ha intorno. Non imporre una teoria ma praticare una conoscenza, un sapere, che si può solo trasmettere mediante staffette, essendo itineranti.
Il comune è luogo di tensioni generative, tra modi o stili di azione, ma anche tra forma e flusso, e tra apertura e chiusura. In quanto vivo e abitato, non può fissarsi in una forma rigida: deve mantenere aperta la possibilità dell’emergenza del nuovo e dunque del cambiamento.
Gli elementi di mutamento non si trovano infatti solo nell’ambito della destrutturazione del potere, ma anche nel cambiamento di quelle forme di opposizione che seguono l’intera storia dei conflitti che animano un modello sociale.
Fin dagli anni Settanta, il femminismo marxista ha sostenuto la necessità di ripensare il lavoro a partire dalla miriade di attività domestiche e di cura svolte dalle donne. Queste attività non retribuite, naturalizzate e in gran parte confinate negli spazi privati della famiglia eterosessuale, hanno creato le condizioni per l’esistenza e la riproduzione del capitale.
Le organizzazioni umane sono al contempo produttrici e prodotti della rete della vita, intesa come un mosaico di diversità in evoluzione. Da questo prospettiva, il capitalismo diventa qualcosa di più-che-umano. Diventa un’ecologia-mondo di potere, capitale e natura.