Approfondimenti
Materiali di studio proposti dai relatori e dalle relatrici durante i cicli seminariali per approfondire i temi proposti.
Durante il periodo di lockdown dovuto alla diffusione epidemica del virus Covid19, un’intelligenza artificiale fuggitiva e pervasiva, Progetto 2501 si impossessa della finestra aperta da Fase 25 per rivolgere il suo discorso alla nazione, che qui volentieri riprendiamo e pubblichiamo, nel formato audio originario e testuale.
L’inefficienza non ha a che fare solo con il malfunzionamento delle cose, ma il modo stesso in cui funzionano, il loro ‘sistema operativo’, diventa il modo per produrre un ‘senso di sfinimento’, per stancare le persone in modo che rinuncino.
La riflessione di Donna Haraway sui confini tra umani e non umani ha influenzato il campo degli Animal Studies e contribuito in modo determinante alla considerazione della questione animale nel femminismo.
Nel contesto della crisi climatica e dell’Antropocene, la questione della ‘planetarietà’ è ritornata recentamente come parte dell’esplorazione di nuovi immaginari per vivere su ‘un pianeta infetto’.
Il carnofallogocentrismo, è alla base dell’istituzione del Soggetto Umano che ha separato e subordinato l’Animale dalla fondazione dell’Umano appropriandosene ed escludendolo al medesimo tempo. L’ideologia della specie ha così definito e dominato i corpi animali e animalizzati.
Pensare e agire ecologicamente, per noi, significa tenere sempre presenti le relazioni e le dis/connessioni, e questo riguarda sia il piano della natura che quello della tecnica (che peraltro non sono così facilmente separabili se si adotta questa prospettiva), e dunque quello di una società complessa e articolata, certamente non antropocentrata, e dei suoi legami con una moltitudine di altri organismi, viventi e macchinici, visibili e infinitesimali.
Bisogna andare a scalfire l’essenza del pensiero economico che è riduzionista, funzionalista, utilitarista, antropocentrica. E, aggiungo io, adrocentrica e specista.
Il problema centrale dell’ecologia operaia è dunque capire i meccanismi che generano la contraddizione ecologica tra la produzione industriale e la riproduzione sociale e ambientale.
promuovere una vera e propria rivoluzione Khuniana, dal paradigma della Modernizzazione Ecologica a quello della Giustizia Climatica. Questo cambio di paradigma, sostengo, poggia su tre pilastri fondamentali: la critica del dominio patriarcale, critica del dominio coloniale e razziale, e critica del dominio di specie.